La riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT) trae origine, come è noto, dalle politiche di spending review attuate da ultimo con il decreto legge n. 66 del 2014. In base ai tagli operati nel 2012-2013, infatti, ogni Ministero era tenuto a dotarsi di un nuovo regolamento di organizzazione che recepisse le riduzioni di pianta organica. Il MIBACT adempie, finalmente, a tale obbligo e ridisegna se stesso in modo fortemente innovativo, riducendo le figure dirigenziali. L’adeguamento ai numeri della spending review è divenuto perciò l’opportunità per intervenire sull’organizzazione del Ministero e porre rimedio ad alcuni problemi che da decenni segnano l’amministrazione dei beni culturali e del turismo in Italia. 

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