Di Nino Sangerardi: “La Fondazione Petruzzelli ha attraversato un periodo di profonda crisi e tuttora presenta una situazione grave sul fronte della patrimonializzazione, un rilevante indebitamento, costo del personale in diminuzione ma piuttosto elevato e pari da solo al 56,7% dei contributi pubblici nonostante l’organico sia in assoluto il meno numeroso fra le 14 Fondazioni italiane”.

Parole scritte nella relazione della Corte dei Conti sul Bilancio 2014 e gestione finanziaria delle Fondazioni liriche e sinfoniche. Elaborata dai magistrati Italo Scotti (relatore), Pasquale Gargano e Raffaele Ficocillo e consegnata ai presidenti di Senato e Camera.

L’esercizio 2014 della Fondazione barese si è chiuso con un utile di 15.176 euro rispetto alla perdita di euro 1.956.840 dell’anno precedente, conseguentemente il patrimonio netto seppur negativo è passato da meno 960.244 del 2013 a meno 945.069 del 2014.

Durante l’anno oggetto d’indagine il Teatro ha ottenuto 10 milioni 980mila euro di contributi: 6 milioni 980mila dallo Stato, due milioni dalla Regione Puglia, due milioni dal Comune di Bari. Nessun finanziamento da parte dei soci privati.

Tra le passività patrimoniali risultano particolarmente significativi i debiti che, nonostante la contrazione registrata nel 2014 (-16,7%) rispetto al 2013, presentano una incidenza del 76,9% sul totale del passivo. Notevoli quelli verso i fornitori (2.158.291,00 euro) e verso le banche (800.000.00 euro).

Il Collegio dei revisori della Fondazione nell’esprimere parere favorevole all’approvazione del Bilancio mette in luce, tra l’altro, che l’Ente lirico-sinfonico non ha effettuato alcun accantonamento specifico nel fondo rischi in ordine ai giudizi in corso promossi dagli eredi Petruzzelli relativi alla tutela del marchio, al sequestro conservativo, all’accertamento della proprietà ed altri provvedimenti correlati alle spese di ricostruzione del Teatro; non ha incrementato il fondo rischi e oneri, ritenendolo sufficiente, sia pure per un eventuale risarcimento danni per i lavoratori assunti con contratto a termine che per l’accollo degli oneri riguardanti la compensazione delle spese legali inerenti i giudizi in atto. ”Anche nel 2014–sottolineano i Revisori–non ha trovato riscontro l’invito rivolto ai fondatori a riportare in positivo il patrimonio il patrimonio netto mediante apporti in conto capitale”.

I vertici del Petruzzelli hanno aderito al Piano di risanamento aziendale in base alla Legge n.112/2013, ratificato con decreto del ministero dei Beni Culturali il giorno 21 luglio 2015.

Prevede il sussidio dello Stato, a lungo termine, che dovrà portare la Fondazione al raggiungimento dell’equilibrio economico e finanziario entro il triennio 2014-2016.

Fonte: Articolo di Nino Sangerardi su Noi Notizie