Una delle priorità della commissione europea è interessare un pubblico più vasto alle attività artistiche e culturali, tanto che il tema dell’audience developement (promozione del pubblico) diviene sempre più urgente nelle politiche comunitarie e riguarda tutti i settori della cultura e della creatività: spettacolo dal vivo, arti visive, cinema, letteratura, multimedia, beni culturali e industrie creative. Su questo spunto si inserisce il terzo workshop sul consumo culturale organizzato da Agis Puglia e Basilicata nell’ambito del progetto E.Showcard che, stando ai numeri e alle richieste acquisisce un’importanza strategica in riferimento alle necessità di promozione della cultura. Nata dalla sua antenata Showcard, la E.Showcard è realizzata grazie alla collaborazione tra Agis e consorzio Con-Sis, con un finanziamento della Regione Puglia – assessorato allo Sviluppo Economico attraverso i Living Labs, e patrocinata dall’assessorato al Mediterraneo. In sostanza si tratta della prima card elettronica interattiva dedicata alla cultura e basata su un sistema intelligente in grado di registrare, diversificare e modificare le proposte di accesso a spettacoli, cinema, beni culturali e servizi legati al mondo dell’arte e della cultura. Effettivamente disponibile all’inizio del prossimo anno,  la E.Showcard consentirà di sviluppare un sistema di promozione destinato a un gruppo specifico di spettatori sulla base di un contributo economico e di un regolamento di utilizzo dello stesso. Facciamo un esempio. Secondo un accordo tra Università e Politecnico di Bari, gli studenti in regola con gli esami possono beneficiare di tre sconti al mese presso cinema e teatri convenzionati. Il sistema gestisce automaticamente gli sconti, modificando le regole di distribuzione in caso di necessità, ridistribuisce gli accessi non utilizzati, verifica i limiti dati dalla disponibilità di budget e permette controlli sulla base di report stampabili direttamente. In questo modo l’Agis potrà provvedere a ridistribuire le risorse ai gestori di cinema e teatri sulla base dei report. Un salto avanti nella gestione di queste attività che consentirà anche un miglior funzionamento di tutto il sistema. Oltre l’Università il sistema potrà essere usato anche da amministrazioni locali e istituzioni per programmi di promozione culturale; teatri e organizzatori di eventi per gestire ingressi e abbonamenti; Cral e organizzazioni culturali per i propri associati; imprese private per programmi di promozione mirata, fino anche a tour operator e organizzazioni turistiche per programmi di promozione turistica. Ecco quindi che la mattinata di lavori e riflessioni che ha visto alcuni amministratori locali sedere accanto a Carmelo Grassi, presidente di Agis Puglia e Basilicata, Giulio Dilonardo, presidente Anec Puglia e Basilicata e Francesca Rossini, segretario Agis Puglia e Basilicata, è stata proficua e interessante da più punti di vista. Dopo una breve introduzione del Segretario AGIS Franesca Rossini e del Project manager E.Showcard Roberto Ricco, che hanno spiegato utilità e uso della E.showcard, gli amministratori presenti si sono alternati nel presentare alcune esperienze d’eccellenza del proprio territorio. Se da un lato Pino Marchionna, vice sindaco del Comune di Brindisi, ha segnalato il progetto Archivio Migrante della memoria del Mediterraneo, che il suo comune sta sviluppando con il supporto del programma Patto per le città dell’assessorato allo Sviluppo economico della Regione Puglia, con lo scopo di creare sistemi di cooperazione e integrazione fra imprese culturali e amministrazione nell’ambito del bacino Mediterraneo e rispondere al problema nel lavoro sul pubblico; dall’altro il sindaco e assessore alla cultura di Gioia del Colle, Sergio Povia, ha messo in evidenza un aspetto del lavoro di promozione legato alla creazione di nuovo pubblico attraverso iniziative programmate fuori dagli spazi ordinari del teatro, coinvolgendo famiglie e bambini, facendo emergere come il lavoro sul nuovo pubblico paga in termini di numeri anche sugli spettatori del teatro Rossini. A seguire l’assessore Giusy Caroppo, del Comune di Barletta, ha sottolineato anche l’importanza del censimento dei luoghi culturali e delle realtà associative e imprenditoriali legate alla cultura e allo spettacolo che il suo comune sta portando avanti con l’obiettivo di collegare le diverse istituzioni culturali, favorire meccanismi d’accesso condivisi, promuovere il lavoro dei soggetti di produzione locali per la valorizzazione dei contenitori. Da Bitonto, attraverso assessore alla Comunicazione istituzionale, Marketing territoriale, Politiche del lavoro, Legalità e Governo partecipato, Rocco Mangini, arrivano invece informazioni sulla nuova programmazione avviata negli ultimi due anni. Un ruolo fondamentale viene svolto dalle azioni di sistema in cui il Comune favorisce l’organizzazione di iniziative culturali, coprendo le spese generali e affidando agli imprenditori locali il compito di selezionare e retribuire gli artisti. La messa a sistema degli spazi culturali della città vecchia e di tutte le manifestazioni che si svolgono ha permesso di costruire un modello di promozione culturale di grande efficacia favorendo il ritorno di pubblico e cittadini nella città vecchia. Infine Santeramo che si presenta come un Comune in cui l’impegno alla cultura è molto recente ma dove si osano operazioni culturali fortemente innovative pone al centro dell’attenzione la capacità di creare situazioni di spettacolo al di fuori del teatro sperimentando incursioni culturali nel centro storico anche in occasione di altre manifestazioni tradizionali collegate a situazioni conviviali. Un panorama di iniziative ricco quello che è stato presentato, in sintesi, in cui la parola d’ordine è sistema. Sistema inteso come la capacità dei singoli di fare sistema con le poche risorse disponibili, per andare incontro alle richieste e alle esigenze del pubblico, ma anche guardando alla necessità di creare un sistema, una rete interconnessa tra le varie realtà e le diverse istituzioni coinvolte e coinvolgibili per fare della cultura e dell’arte un volano per lo sviluppo del territorio.  Un aspetto, questo, su cui si è fortemente soffermato anche il prof. Paolo Ponzio, a nome dell’Università di Bari, sottolineando come anche la collaborazione tra l’Università e i singoli Comuni sia fondamentale, invitando i singoli a chiedere contributi e servizi alle istituzioni formative regionali anche per aiutare lo sviluppo del territorio passando dai giovani che lo conoscono ma che spesso sono costretti ad abbandonarlo. Tirando le conclusioni Carmelo Grassi, presidente dell’AGIS, ha sottolineato anzitutto che le politiche regionali degli ultimi anni hanno fortemente contribuito a costruire sinergie fra soggetti privati e pubblica amministrazione, creando sistemi di cooperazione e messa a sistema di servizi e programmazione intelligenti, e sviluppando legami e collaborazioni anche con le agenzie regionali della cultura (AFC, TPP e Puglia Sound, per fare qualche esempio). “Il tema di fondo – ha poi sottolineato Grassi – è la realizzazione di iniziative di forte qualità e capacità aggregativa. La Puglia non scopre oggi la cooperazione sui temi della cultura, ma le serve un impulso per moltiplicare le iniziative, dare loro qualità e metterle a sistema attraverso lo sviluppo della rete dello spettacolo. Il vantaggio della rete – ha chiosato Grassi – è la conoscenza del territorio che consente di operare in modo approfondito creando progetti in grado di girare e di diventare riferimenti per grandi opere e iniziative. Ecco perché la E.Showcard si pone come valore aggiunto anche per le amministrazioni mediamente distratte sul fronte delle attività culturali”.