Cassazione: collaboratore con “fogli-orario” ed e-mail del committente

Con sentenza n. 23021 del 29 ottobre 2014, la Corte di Cassazione ha affermato che non può essere considerato subordinato un rapporto di natura collaborativa soltanto perchè il professionista compila i fogli-orario dell’azienda e riceve e-mail da dirigenti del committente, dal momento che i moduli-orario sono funzionali al calcolo del compenso ed i messaggi e-mail non contengono direttive vincolanti, ma esclusivamente indicazioni tecniche.

Ministero del Lavoro: una “app” per comunicare la “chiamata” in un lavoro intermittente

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attraverso il proprio sito internet cliclavoro.gov.it, informa che è disponibile la nuova App Lavoro Intermittente che consente ai datori di lavoro di gestire in modo semplice e rapido la comunicazione della “chiamata” durante il rapporto di lavoro intermittente.

Accedendo tramite smartphone o tablet, è possibile inserire una nuova comunicazione, compilando i campi con i dati richiesti:

  •  codice fiscale del lavoratore,
  •  date di inizio e di fine della prestazione,
  •  codice di comunicazione obbligatoria.

All’interno dell’App è possibile trovare una guida di supporto per scoprire tutte le caratteristiche e le funzionalità attive.

Cassazione: secondo rapporto di lavoro e riproposizione del periodo di prova

Con sentenza n. 23381 del 3 novembre 2014, la Corte di Cassazione ha affermato che è possibile un nuovo periodo di prova nell’ambito di un secondo rapporto di lavoro stipulato tra le parti per lo svolgimento delle medesime mansioni. Il motivo della ripetizione è fornire una previsione probatoria atta a soddisfare esigenze di valutazione più complessive sulle attitudini personali e non solo professionali del lavoratore in rapporto al carattere definitivo delle responsabilità a lui attribuite.

I giudici della Suprema Corte hanno ritenuto ammissibile la ripetizione della prova qualora siano, nel tempo, intervenuti ulteriori fattori che non attengono solo alle capacità professionali ma anche alle abitudini di vita ed alle condizioni personali o di salute del lavoratore.

Consulenti del Lavoro: procedure Inps da rivedere, aziende a rischio a causa del Durc

Per questo motivo il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha invitato l’Inps a rimandare gli effetti della procedura almeno finché non saranno effettuate le opportune verifiche con la Direzione Generale dell’Istituto per evitare ulteriori disagi per gli imprenditori.