Un maestro riconosciuto del documentarismo internazionale che non ha mai smesso di scavare nel più profondo dell’anima e della psiche umana. Luigi Di Gianni, napoletano di nascita, ma lucano da generazioni, è il nuovo presidente della Lucana Film Commission. La nomina nel corso del Consiglio generale svoltosi in tarda mattinata. Subentra al dimissionario Franco Riina. “Sono felice e onorato della nomina. Mi accingo a ricoprire questo ruolo con grande entusiasmo.

Tra le Film Commission, la lucana è quella che nel panorama nazionale, si muove meglio. La Basilicata – ha proseguito il maestro Di Gianni – è una terra magica, che turba ma capace di grande ispirazione. Amo il cinema serio e decoroso, d’idee e sperimentazione per i giovani.

Che non si appiattisce sul passato. Spero – ha concluso il neo presidente – di dare un giusto contributo alle finalità della Lucana Film Commission”. Parole di benvenuto dal presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella che ha rimarcato la prestigiosa storia artistica che ha accompagnato la vita del maestro Di Gianni.

Luigi Di Gianni ha profondamente legato la sua estetica al cinema antropologico.  Fu allievo di Blasetti al Centro Sperimentale di Cinematografia. Napoletano di nascita e formazione, è però un autore lucano a tutto tondo per discendenza paterna. Le sue origini di Pescopagano e un viaggio adolescenziale verso le sue radici rinfocoleranno un legame profondo con la sua terra. Non è un caso che la sua opera d’esordio nel 1958 “Magia lucana” riceva la consulenza scientifica di Ernesto De Martino consegnando a un caposaldo del documentarismo italiano il giusto viatico per l’affermazione alla Mostra internazionale di Venezia come miglior documentario di quell’edizione. Il ciclo lucano della preziosa opera di Di Gianni è stato al centro di studi e riflessioni in tutto il mondo. In anni recenti anche il Festival Internazionale di Berlino gli ha dedicato una retrospettiva.

Autore di diversi programmi Rai, vincitore di innumerevoli premi, nel febbraio del 2006 l’Università di Tubinga, in Germania, gli ha conferito la laurea honoris causa in Filosofia per meriti nel campo del cinema di ispirazione antropologica. Ha inoltre insegnato in diverse università compresa quella della Basilicata. Pur essendo autore di fama internazionale non ha mai interdetto i suoi rapporti con la Basilicata. Amico personale di Albino Pierro e Mario Trufelli ha continuato a lavorare in Basilicata producendo documentari che di recente sono stati restaurati con la preziosa opera della Cineteca Lucana (che custodisce molte sue opere) e della Cineteca di Bologna che ne ha fatto un dvd molto apprezzato dai cultori di materia.

Nato nel 1926 ha lasciato immutato lo spirito giovanile partecipando con fervore alle iniziative cinematografiche che lo coinvolgono. Socio onorario di “Rete cinema Basilicata” con cui dialog acon passione, attento interlocutore della Lucana Film Commission, torna spesso sui luoghi delle sue storiche esplorazioni cinematografiche per interloquire con le diverse generazioni lucane consegnando sempre magistero semplice e assistenza gratuita ai giovani registi che si rivolgono a lui.