Il ministro dei Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli ha ricevuto oggi i rappresentanti di categoria dell’ANESV, associazione di categoria che rappresenta lo spettacolo viaggiante i parchi divertimento, aprendo al dialogo e comprendendo le criticità del settore

Roma – I rappresentanti di categoria dello spettacolo viaggiante ANESV AGIS, pezzo di storia della cultura e dello spettacolo popolare italiano hanno organizzato questa mattina un evento alla presenza del ministro dei Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli, che ha aperto un dialogo e ascoltato le richieste degli esercenti.

«Tra difficoltà nell’esercizio dell’attività e un rapporto distante con le istituzioni – racconta Ferdinando Uga, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Esercenti Spettacoli Viaggianti – lo spettacolo viaggiante è finito ai margini delle città, con luna park storici costretti a spostarsi in periferia. Questo confinamento dai cuori pulsanti degli agglomerati cittadini non giova al settore e ai cittadini, e dopo il dialogo odierno col ministro Alberto Bonisoli siamo più fiduciosi: ha compreso le criticità, dimostrandosi disponibile a collaborare per trovare soluzioni». Durante l’incontro di questa mattina, svolto nella prestigiosa sede del Ministero dei Beni e le Attività Culturali, i rappresentanti dell’ANESV hanno illustrato le problematiche di settore che da secoli porta spettacolo e divertimento in ogni angolo d’Italia, rivestendo un importante ruolo sociale e culturale. «Fin da subito – aggiunge Maurizio Crisanti, segretario nazionale Anesv – il ministro si è impegnato perché lo spettacolo viaggiante resti competenza del Mibac, e già questo è un ottimo segnale. Chiediamo che le istituzioni siano nostri partner nell’innovazione del settore, con una normativa al passo con i tempi: solo così possiamo garantire un futuro alle oltre cinquemila imprese e famiglie che quotidianamente regalano momenti di spensieratezza a grandi e piccini».

 

LE RICHIESTE DELLO SPETTACOLO VIAGGIANTE AL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI

La legge 18 marzo 1968, n. 337, che da oltre 50 anni regola l’esercizio dell’attività, è stata aggiornata negli anni solo per abrogare alcuni articoli, rendendo il testo piuttosto incompleto e inadeguato a dar seguito all’impegno dello Stato a sostenere il “consolidamento e lo sviluppo del settore”, secondo il dettato dell’articolo 1. “Consolidamento e sviluppo” due termini che necessitano di un’aggiornata interpretazione. Cosa si intende nel 2019 per consolidamento sviluppo di un settore culturale? Non solo sostegno economico, peraltro non più così efficace come fino al 2013, ma orientato a favorire i seguenti punti.

 

Le opportunità di lavoro e l’esercizio

La legge 337 prevede all’articolo 9 che le amministrazioni comunali individuino un elenco di aree disponibili ed emanino un regolamento di concessione, per garantire la massima trasparenza. Attualmente solo alcune centinaia di comuni italiani (su oltre ottomila), ha rispettato la norma, nonostante alcuni richiami con circolari del Ministero dell’interno. Senza un nuovo impulso normativo, i luna park sono sempre più decentrati in aree difficilmente raggiungibili senza mezzi propri. Si propone quindi una nuova stesura dell’articolo 9 con la previsione che la Prefettura possa esercitare i poteri sostitutivi previsti dalla legge 241/90 affinché i comuni deliberino l’elenco delle aree e il regolamento di concessione e le aree siano concesse direttamente ai richiedenti, evitando l’emanazione di bandi, che la legge 337 proibisce dal 1968. Il tutto nel rispetto del protocollo d’intesa tra l’ANCI, associazione dei Comuni italiani e l’ANESV.

 

La qualificazione professionale

Sulla professionalizzazione degli esercenti il problema è evidente. Attualmente chiunque voglia gestire un ottovolante alto 30 metri, che porta gli utenti ad oltre 100 km/h in pochi secondi, può richiedere in Comune la licenza di esercizio e ottenerla in pochi giorni, senza dover documentare il possesso di requisiti di professionalità, come invece avviene per chi si occupa di somministrazione, il commercio alimentare, installazione di impianti elettrici o caldaie. È tempo di introdurre requisiti tecnico professionali per la gestione delle attrazioni: la sicurezza è un elemento fondamentale, il più importante, nella gestione delle attrazioni. La crescita della sicurezza dei cittadini e dei lavoratori del settore deve concretizzarsi anche in forme di tirocinio e formazione, necessarie per poter gestire un’attrazione.

 

L’innovazione che rende sempre nuova una forma di spettacolo

Che si tratti di luna park o di parchi di divertimento, le attrazioni dello spettacolo viaggiante sono inserite in un elenco emanato con decreto di concerto tra due Ministeri, quello dei Beni e Attività Culturali e dell’Interno. La ratio dell’articolo 4 della legge 337 era quella di valutare elementi oggettivi, legati alle attività di spettacolo – come teatro di burattini, o l’arte di strada – e alle attrezzature per spettacolo e divertimento, e a un aspetto tecnico, relativo agli aspetti di sicurezza, attraverso il parere delle commissioni di vigilanza sui luoghi di spettacolo. La legge 337 aveva quindi rimesso l’approvazione definitiva delle integrazioni all’elenco delle attrazioni ad una commissione ministeriale composta dai rappresentanti di vari dicasteri, competenti sui vari aspetti dell’innovazione, alla sicurezza, alla fiscalità. L’elenco delle attrazioni non è legato soltanto alla concessione dei contributi FUS, ma è uno strumento essenziale per la gestione delle attrazioni. Esso regola gli organici dei luna park, le licenze di esercizio, il rilascio dei codici identificativi comunali e gli aspetti di sicurezza delle attrazioni.

Si tratta quindi di un vero strumento di lavoro per i comuni italiani e gli esercenti dello spettacolo viaggiante. Attualmente è poco frequente che la commissione ministeriale, che solo in questa funzione non è “consultiva”, accolga l’inserimento di nuove attrazioni esprimendo un parere che può discostarsi da quello, allegato alla istanza, espresso dalle Commissioni provinciali di vigilanza che hanno visionato e testato l’attrazione. I dinieghi incidono negativamente sul mercato e sulla possibilità per gli esercenti di presentare nei parchi attrazioni di ultima generazione o orientarsi verso forme innovative di divertimento per i cittadini. È necessario pertanto snellire le modalità di aggiornamento dell’elenco delle attrazioni e prendere atto favorevolmente dell’esistenza di nuove attività di divertimento, apprezzate dal medesimo pubblico, come ad esempio i percorsi avventura, oltre 250 le installazioni in Italia, o altre giostre e attività che presentano elementi di innovazione ma vengono semplicemente assimilate ad attrazioni inserite molti anni prima, come accaduto recentemente.

 

Scolarizzazione

Il documento presenta anche altre proposte di adeguamento della legge 337 del 1968, per renderla più funzionale alle esigenze attuali e garantire che l’impegno dello Stato a garantire il consolidamento e lo sviluppo del settore trovi ancora una concreta applicazione. Una riguarda la scolarizzazione dei ragazzi di famiglie con attività itineranti, ai quali la normativa scolastica impedisce di fatto di concludere gli studi o rispettare, quanto meno, i termini dell’obbligo scolastico.

Su queste tre finalità Anesv e altre associazioni categoria hanno elaborato le proposte esposte oggi al ministro Alberto Bonisoli, riguardanti i decreti attuativi previsti dal Codice dello spettacolo. Per Anesv è necessario introdurre alcune integrazioni alla legge 337, raccolte in un documento consegnato oggi al ministro Bonisoli.