Per presenza di scultori, pittori, incisori, scrittori e consulenti artistici, reddito derivante da professioni artistiche e numero di esposizioni nel corso dell’anno, è il Lazio la regione italiana più “creativa”, seguita da Toscana e Lombardia, mentre il Sud vive una sorta di “desertificazione culturale”, con pochi artisti propriamente detti, poco pagati e poche esposizioni e occasioni in cui far conoscere le loro opere. Nonostante quindi le regioni meridionali ospitino borghi incantevoli, panorami suggestivi e siano accoglienti nell’ospitare manifestazioni artistiche, anche sul fronte creativo permane un forte dualismo tra il resto dell’Italia e il Sud, tale da non riuscire a produrre
sviluppo e reddito.
Sono le conclusioni a cui arriva lo studio “La geografia della creatività in Italia: un’analisi descrittiva della distribuzione regionale degli artisti” dei professori Amedeo Di Maio, Salvatore Ercolano e Giuseppe Lucio Gaeta, pubblicato sulla Rivista Economica del Mezzogiorno,
trimestrale della SVIMEZ edito da Il Mulino.

CULTURA, SVIMEZ