L’Agenzia delle Entrate, nella Risoluzione n. 87 del 15 ottobre 2015, ha fornito alcuni chiarimenti in merito al credito d’imposta previsto dal Decreto Legge n. 83 del 31 maggio 2014, per favorire leerogazioni liberali a sostegno della cultura.

In particolare, l’Agenzia delle Entrate ha riconosciuto che rientrano nel campo di applicazione del credito d’imposta in questione le fondazioni bancarie che sostengono degli oneri per eseguire progetti di restauro e di valorizzazione di beni pubblici, sottoposti alla tutela della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, per il Patrimonio Storico ed Etnoantropologico, sulla base diprotocolli d’intesa stipulati con gli enti territoriali.

Come spiegato dalle fondazioni bancarie medesime, queste si impegnano ad eseguire i progetti di restauro e valorizzazione dei monumenti, facendosi carico in via esclusiva dei relativi oneri finanziari ed organizzativi.

Non è previsto nessuno scopo lucrativo. L’importo e la destinazione delle donazioni sono previamente identificati nei protocolli di intesa.