Oggi il Senato ha licenziato per la Camera dei deputati con 121 voti favorevoli, 12 contrari e 73 astenuti, il ddl n. 2287-bis , con il nuovo titolo Disposizioni in materia di spettacolo e delega al Governo per il riordino della materia.
La relatrice, sen. Di Giorgi – si legge nel comunicato di seduta di giovedì 14 – ha ricordato che la riforma dello spettacolo è attesa da trent’anni, essendo stata annunciata con l’istituzione nel 1985 del Fondo unico per lo spettacolo. Il provvedimento, nato dallo stralcio dell’articolo 34 della legge sul cinema, approvata il 6 ottobre 2016, è stato integrato in Commissione con il contributo significativo delle opposizioni: il testo proposto riconosce il valore formativo ed educativo dello spettacolo e lo promuovo quale fattore di sviluppo, coesione e identità culturale e ne riconosce il valore; detta criteri di semplificazione organizzativa e normativa; istituisce il Consiglio superiore dello spettacolo, che sostituisce la Consulta; aumenta le risorse, estendendo l’art bonus a tutte le forme di spettacolo; riconosce non solo le attività teatrali, liriche, concertistiche, corali, ma anche gli spettacoli di musica popolare, danza classica e contemporanea, i carnevali e le rievocazioni storiche, le attività circensi; responsabilizza i sovrintendenti rispetto alla gestione economica delle fondazioni lirico-sinfoniche; prevede che il 3 per cento del FUS sia destinato alle scuole; rivolge un’attenzione particolare alla qualità delle produzioni, all’internazionalizzazione e alla mobilità artistica, ai progetti e alle orchestre giovanili, all’aggiornamento tecnologico dei teatri.
Ora il testo passa a Montecitorio
Franceschini: “Una riforma attesa che incrementa sensibilmente le risorse del Fus per lo spettacolo, che estende l’ArtBonus a tutti i teatri, che stabilizza definitivamente il tax credit musica e che introduce fondamentali novità e trasparenza nel rilancio e nello sviluppo del settore”.  Così il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, sintetizza il provvedimento sullo spettacolo dal vivo che ha ottenuto oggi il via libera da parte del Senato e ringrazia la relatrice Di Giorgi e la commissione Cultura per il “lavoro straordinario fatto”. “Sul tema della presenza degli animali nei circhi – aspetto su cui si è concentrato il dibattito nell’aula di Palazzo Madama –  per il Ministro “siamo arrivati a una formulazione di buon senso che consentirà di gestirne in modo ragionevole il superamento. La riforma – conclude Franceschini – passa adesso alla Camera dove mi auguro, visto anche l’ampio consenso avuto al Senato, possa essere approvata in tempi  rapidi”.