La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella riunione del 25 marzo, ha approvato le “Linee guida per l’applicazione delle disposizioni in materia di Aiuti di Stato alla cultura e alla conservazione del patrimonio” previste da un Regolamento europeo che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno.
Il Documento è stato poi inviato dal Presidente Sergio Chiamparino al Ministro dei beni culturali Dario Franceschini e ai Sottosegretari alla presidenza del Consiglio Sandro Gozzi e Graziano Delrio (che il 2 aprile ha poi lasciato l’incarico per assumere quello di Ministro delle infrastrutture).
Il testo integrale delle “linee guida” è stato pubblicato nella sezione “Conferenze” del sito www.regioni.it. Di seguito si riportano le considerazioni introduttive della Conferenza e il sommario degli argomenti trattati nel documento.
Viste le posizioni assunte dalle Regioni e Province Autonome in materia di aiuti di Stato per la cultura e la conservazione del patrimonio nel corso del processo di modernizzazione della Commissione europea delle regole degli aiuti di Stato, e in particolare la posizione del 6 giugno 2012 sul progetto di comunicazione della Commissione europea sugli aiuti di Stato a favore delle opere cinematografiche e di altre opere audiovisive (12/87/CR6/C3/C6), nella quale si evidenzia l’inopportunità di estendere l’applicazione delle regole degli aiuti di Stato alla cultura;
Richiamato il documento 13/079/CR8/C3/C6 “Analisi e proposta delle Regioni e delle Province autonome sull’applicazione delle regole in materia di aiuti di Stato alla cultura”, approvato il 24 luglio 2013 e contestualmente trasmesso al Governo, che argomenta l’inapplicabilità delle regole degli aiuti di Stato alle attività di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico, solleva la preoccupazione per l’approccio restrittivo della Commissione europea in merito al finanziamento pubblico delle infrastrutture e in particolare delle infrastrutture culturali tra le quali sono annoverati anche i musei, i teatri, il restauro di monumenti storici;
Richiamata la contestuale richiesta al Governo di assumere in tal senso una posizione forte dell’Italia dinanzi alla Commissione europea anche attraverso incontri bilaterali a livello politico e tecnico, e di individuare al contempo principi e criteri per il rispetto delle regole di concorrenza relativamente ai provvedimenti nazionali di sostegno degli interventi di conservazione del patrimonio culturale e paesaggistico, anche al fine di garantire uniformità interpretativa ed attuativa a tutti i livelli di governo;
Visto il Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria), entrato in vigore il 1 luglio 2014, tra le quali gli aiuti di Stato alla cultura e alla conservazione del patrimonio ai sensi dell’articolo 53;
Considerato che detto regolamento subordina la compatibilità con il mercato comune dei finanziamenti pubblici che configurano “aiuti di Stato” concessi per la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico, come pure di molte attività culturali minori, al rispetto di numerose condizioni formali e sostanziali che comportano un importante appesantimento burocratico della ordinaria attività contributiva delle Regioni e Province Autonome per il settore;
Visto il documento 15/10/CR7bis/C3 contenente “Linee guida delle Regioni e delle Province autonome per l’attuazione del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato”, approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 18 febbraio 2015;
LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME
– apprezzano che il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, nella nota Prot. 8888 del 5 maggio 2014, trasmessa al Dipartimento per le Politiche europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, abbia espressamente condiviso la posizione che i finanziamenti pubblici per la conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico non configurano aiuti di Stato, e abbia recentemente avviato i contatti con la Commissione europea sul tema degli aiuti di Stato alla cultura;
– ribadiscono tuttavia l’urgenza che tale posizione sia sostenuta e rappresentata dal Governo alla Commissione europea, dando seguito ai contatti recentemente avviati dal Ministro con la Commissaria europea alla Concorrenza;
– in subordine, stante la peculiarità e la complessità del “sistema cultura” che caratterizza l’Italia, chiedono che il Governo si faccia parte attiva al fine di condividere con la Commissione europea le modalità attuative del nuovo quadro giuridico in materia di aiuti di Stato alla cultura e alla conservazione del patrimonio, al fine di acquisire certezza giuridica sugli interventi di finanziamento pubblico in ambito culturale;
– a tal fine, e in via collaborativa, intendono condividere con il Governo le linee guida delle Regioni e delle Province autonome per l’applicazione delle regole degli aiuti di Stato alla cultura, con particolare riferimento all’articolo 53 del Regolamento (UE) n. 651/2014, che completano le analisi dei documenti già approvati nel 2012 e nel 2013 e integrano le linee guida già approvate il 18 febbraio con riferimento alla parte generale del Regolamento europeo;
– considerato il frequente cofinanziamento statale di larga parte delle attività dello spettacolo dal vivo e di numerosi interventi di restauro e conservazione del patrimonio artistico, ma soprattutto alla luce dell’avvio dei Programmi Operativi della programmazione 2014-2020, chiedono che sia istituito con la massima urgenza un tavolo di confronto con le amministrazioni centrali competenti per assumere posizioni condivise.
Roma, 25 marzo 2015
Le linee guida devono considerarsi integrative delle linee guida approvate dalle Regioni e Province Autonome il 19 febbraio 2015 sulle parti generali di cui ai capi I, II e IV e forniscono elementi di approfondimento della sezione specifica 11, articolo 53.
Sommario
Il Considerando (72)
La natura di aiuto di Stato dei finanziamenti alla cultura
I chiarimenti della bozza di comunicazione sulla nozione di aiuto di Stato
La portata del campo di applicazione dell’articolo 53
Elementi per valutare la presenza o meno di aiuti di Stato nel settore della cultura e della conservazione del patrimonio: approccio quantitativo
IL FINANZIAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE
Un esempio di analisi della presenza di aiuti di Stato attraverso elementi quantitativi: la Regione Toscana
IL FINANZIAMENTO DELLE ATTIVITÀ
Un esempio di individuazione degli aiuti di Stato attraverso elementi quantitativi: le mostre
Elementi per valutare la presenza o meno di aiuti di Stato nel settore della cultura e della conservazione del patrimonio: approccio qualitativo
Capo I: considerazioni integrative delle linee guida generali con riferimento alla cultura e alla conservazione del patrimonio
Articolo 1 – campo di applicazione
Paragrafo 2 – esclusioni orizzontali
Lettera a): non si applica la macro soglia di esenzione per regimi (cons.8)
Paragrafo 4 – clausola Deggendorf ed esclusione delle imprese in difficoltà
Lettera c) – imprese in difficoltà (cons. 14)
Paragrafo 5 – coerenza generale con i principi del diritto europeo
Lettera a) – libertà di stabilimento
Articolo 4 – Soglie (cons. 16)
Articolo 5 – trasparenza degli aiuti (cons. 17)
Articolo 6 – effetto di incentivazione (cons. 18–‐21)
Articolo 8 – cumulo (cons. 25–‐26)
Capo III – Sezione 11
Articolo 53 – aiuti per la cultura e la conservazione del patrimonio
LE ATTIVITÀ E I COSTI AMMISSIBILI
DISTINZIONE TRA “INVESTIMENTO” E “FUNZIONAMENTO”
LE INTENSITÀ MASSIME DI AIUTO
FOCUS: il calcolo dell’importo massimo di aiuto secondo il metodo del deficit di Finanziamento (funding gap)
PER GLI AIUTI ALL’INVESTIMENTO
Il periodo rilevante per le infrastrutture culturali
PER GLI AIUTI AL FUNZIONAMENTO
Meccanismo di controllo e recupero