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COMPAGNIA TEATRALE

 

MUSICAL “Il Regno delle due Regine” liberamente tratto dal capolavoro Disney “Alice nel Paese delle meraviglie”.

Musical in II atti

Trama: Stanchi delle angherie della Regina di cuori, il Segugio ed il Bianconiglio decidono di farsi aiutare da un umano, e mettono in atto un piano infallibile. Sulla riva di un fiume tranquillo, una ragazzina di nome Alice si annoia mentre legge ad alta voce un libro. La ragazzina parlando al suo gattino Oreste che lei preferirebbe vivere in un mondo dei sogni senza senso chiamato Paese delle Meraviglie. Alice e Oreste vedono passare un Bianconiglio con addosso un gilet, e Alice lo insegue mentre questo si precipita dicendo di essere in ritardo. Alice lo segue e all’improvviso si ritrova nel Paese delle Meraviglie. Incontra alcuni strani personaggi tra cui il Brucaliffo che cerca di darle consigli del tutto incomprensibili.
Alice incontra lo Stregatto, che le consiglia di visitare il Cappellaio Matto e il Leprotto Bisestile. I due ospitano una pazza festa del tè e celebrano il “non compleanno” di Alice, una giornata in cui non è il suo compleanno. Stufa della maleducazione e della pazzia degli abitanti del Paese delle Meraviglie, Alice abbandona la sua ricerca del Bianconiglio e decide di andare a casa, ma si perde nella Foresta di Tulgey. Lo Stregatto appare e conduce Alice in un labirinto di siepi gigante governato dalla tirannica Regina di Cuori e dal marito più piccolo, il Re di Cuori. La regina ordina la decapitazione di chi la fa infuriare, e invita Alice ad una bizzarra partita a croquet.
Lo Stregatto appare nuovamente e fa uno scherzo alla regina, che accusa Alice, così la ragazza è messa sotto processo. Proprio prima dell’esecuzione, fa il suo ingresso la Regina Bianca, sorella buona della Regina di Cuori che cerca di mettere le cose al proprio posto. Alice torna a casa.

 

SPETTACOLO “Per fare l’arca ci vuole il legno!”, commedia musicale liberamente tratto da “Aggiungi un posto a tavola”.
Spettacolo in unico atto.
Trama: Ormai stanco dell’ipocrisia e cattiveria diffusa nel mondo, Dio decido di organizzare un nuovo diluvio universale e chiede collaborazione a Don Silvestro, parroco di un piccolo paese. Don Silvestro ha quindi avuto mandato da Dio di costruire un’arca dove potrà portare con sé solo gli abitanti del suo Paese. Tutto va secondo i piani ma a portare un po’ di trambusto in Paese è l’arrivo di una pecorella smarrita, Consolazione. Le donne del Paese troppo pudiche non ammettono che Consolazione possa salire sull’arca neanche dopo essersi sposata con Toto, esemplare non molto riuscito da Dio. Toccherà a Don Silvestro risolvere questo problema, oltre che a gestire la bella ed esuberante Clementina, innamorata persa del prete, far capire a tutto il popolo che errare è umano e che bisogna saper perdonare.

Specifiche tecniche:
Luci: bianche e blu
Audio: 7 archetti
Panoramici: 2
Tappeto danza
Fondale nero

 

SPETTACOLO “Sogno di una notte di mezza estate”, capolavoro di W. Shakespeare riadattato liberamente dalle insegnanti della scuola.

Spettacolo in unico atto.

Spettacolo di danza con la presenza di un personaggio narratore.

Trama: La commedia presenta tre storie intrecciate, collegate tra loro dalla celebrazione del matrimonio tra Teseo, duca di Atene, e Ippolita, regina delle Amazzoni.
Due giovani ateniesi, Lisandro e Demetrio, sono entrambi innamorati della stessa donna, Ermia; quest’ultima ama Lisandro, mentre la sua amica Elena è innamorata di Demetrio. Ma il padre di Ermia, Egeo, impone alla figlia di sposare Demetrio. Allora lei fugge con Lisandro nei boschi, seguiti da Elena e Demetrio, ma si perdono nel buio e nelle loro schermaglie amorose.
Nel frattempo, Oberon, re degli elfi, e la moglie Titania regina delle fate, giungono nel medesimo bosco per partecipare alle nozze imminenti. Oberon vuole usare il servo indiano di Titania per farne suo paggio, ma Titania non vuole ed egli le spreme sugli occhi il succo del fiore vermiglio di Cupido, che fa innamorare della prima persona che si incontra al risveglio, per poi farsi cedere il servo indiano a cui lei, di conseguenza, non sarà più interessata.

Nello stesso tempo, una combriccola di artigiani che, per festeggiare il matrimonio, vuole mettere in scena una rappresentazione popolare sul tema di Piramo e Tisbe, si riunisce nella foresta per le prove dello spettacolo.
Oberon ingaggia Puck, chiamato anche Hobgoblin, o Robin Goodfellow, affinché lo aiuti nel suo intento. Inoltre, dopo aver visto Demetrio ed Elena sperduti nel bosco, ordina a Puck di spremere il succo magico sugli occhi di Demetrio per farlo innamorare di Elena, ma per errore Puck spreme il succo sugli occhi di Lisandro che al risveglio vede Elena e se ne innamora perdutamente, con grande disappunto di Ermia.
Ma Puck ha anche il tempo di fare uno scherzo a Bottom, che scopre che la sua testa è stata trasformata in quella di un asino. Sarà proprio Bottom la prima persona di cui si innamorerà Titania, al suo risveglio, a causa dell’effetto della viola del pensiero.
A questo punto Titania incontra Oberon, che, realizzato il suo scopo, accetta di scioglierla dall’incantesimo. Puck quindi risistema le cose, compresa la testa del povero Bottom.
Oberon, inoltre, accortosi dell’errore di Puck, mette del succo sugli occhi di Demetrio. Così ora sia Lisandro che Demetrio corrono dietro Elena accapigliandosi tra loro. Alla fine Oberon ordina a Puck di risistemare tutto tra gli innamorati. Puck, allora, fa scendere una nebbia fatata sul bosco tale che i quattro ragazzi si addormentano. Quindi utilizza la viola del pensiero per far sì che Lisandro ami di nuovo Ermia. Così ora tutto è a posto: Oberon e Titania sono riconciliati, e i quattro giovani sono due coppie.
Questi vengono trovati addormentati al limitare del bosco il giorno dopo da Teseo, il quale si affretta a preparare le nozze. La notizia degli imminenti tre matrimoni manda in agitazione il villaggio, compresi i lavoratori ateniesi che stavano provando la commedia nel bosco, i quali però sono senza il personaggio principale della loro commedia: Piramo, che doveva essere interpretato da Bottom che loro avevano abbandonato nel bosco con la testa d’asino: il morale è a terra. Fortunatamente il protagonista entra in scena proprio in questo momento di sconforto di ritorno dal bosco, ed incita i compagni a prepararsi per lo spettacolo.
Al palazzo, Teseo, nonostante gli avvertimenti del cerimoniere, sceglie proprio il loro spettacolo (Piramo e Tisbe), in quanto sostiene che un qualcosa offerto con una così buona volontà non possa essere rifiutato.
A questo punto parte lo spettacolo nello spettacolo: gli artigiani mettono in scena una goffa versione della tragedia, rendendo la cosa comica, nella quale è compreso anche un personaggio nel ruolo del leone, uno nel chiaro di luna ed un altro nella parte di un muro. Mitica la performance dell’artigiano Francis Flute, che interpreta il ruolo della dama Tisbe.
L’opera si conclude con Puck che entra in scena e dice che se lo spettacolo non è piaciuto al pubblico, questo può far finta di aver dormito, e può quindi considerare lo spettacolo come un prodotto dei sogni, e che se lo lasceranno fare, Puck farà ammenda.

Specifiche tecniche:
– luci bianche e colorate
– nr. 1 gelato

 

Compagnia teatrale EOS
Via Luigi Sturzo, 16/18
70027 Palo del Colle (BA)
e-mail: eoscompagnia@libero.it