Il Cinema ABC ed il suo Centro di Cultura Cinematografica: oltre trent’anni di storia

“Certo è che la spinta al cambiamento convive con il bisogno primario di costruire l’identità” E. Scalfari

L’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, ente esponenziale che rappresenta il sistema spettacolo italiano da più di sessant’anni, in quanto Unione interregionale di Puglia e Basilicata è l’unica sede territoriale che gestisce direttamente un cinema da oltre trentasei anni: il cinema ABC. Ma l’ABC non è solo un cinema ma anche un Centro di Cultura Cinematografica.

La struttura nacque nel 1976 soprattutto per  volontà dello storico Segretario dell’Agis Mario Nuzzolese, cui oggi è intitolato il Centro, e grazie all’impegno progettuale del figlio ingegner Vincenzo Nuzzolese. Seconda sala in Italia di tal genere se non prima, l’ABC si colloca tra le pioniere della programmazione d’essai e contribuì sostanzialmente alla nascita della FICE, la Federazione che a livello nazionale tutt’oggi rappresenta le sale d’essai in seno all’AGIS.

Occorre anzitutto rilevare che sia il cinema sia il Centro sorsero grazie al concreto contributo dei soci di tutte le categorie di spettacolo riunite in AGIS, dagli esercenti cinema in ANEC agli esercenti dei luna park in ANESV, che con il loro apporto materiale ed economico fecero in modo che si realizzasse il sogno dei Segretari Agis – per inciso questo ruolo  si somma per volontà statutaria a quello di direttore organizzativo dell’ABC – che ho avuto l’onore di precedere: Mario Nuzzolese e suo nipote Mario Sisto.

Da sempre alla ricerca di una sua specifica identità, impegnato nella programmazione serale in esclusiva di un prodotto cinematografico di qualità e di difficile collocazione, questo piccolo cinema è stato per tanti anni, prima che altre sale seguissero quest’esempio, l’unico fulcro della cultura cinematografica d’essai in Puglia.

Quanto al pubblico, si può affermare che con gli anni  ha  cercato di crearne uno tutto suo, affezionato alla struttura oltre che alla programmazione. Di contro per agevolare la creazione di nuovo pubblico ha da sempre operato prezzi d’ingresso “politici” e negli ultimi anni è stato particolarmente frequentato dagli studenti universitari grazie alla Showcard, il progetto di Agis-Anec e Università e Politecnico di Bari. Particolarmente innovativa l’idea degli ultimi mesi di dedicare una speciale scontistica agli amici di Facebook.

 L’Abc è un’associazione senza scopi di lucro che ha basato negli anni le sue entrate oltre che sugli incassi, sulle forme pubbliche di sostegno giacchè fa parte delle sale riconosciute d’essai dal Ministero per i Beni ed Attività Culturali.  Ed ancora grazie alla programmazione di Luigi Lonigro- ex presidente dell’Abc e attuale direttore della 01 Distribution- è stata tra le prime sale italiane  ad entrare nel circuito di  Europacinemas ed attualmente è dal 2010 sala capofila del Circuito d’Autore, un progetto targato Apulia Film Commission in virtù del quale la sala è in grado di proporre una programmazione  per 360 giorni l’anno totalmente d’essai  curata dal direttore artistico del circuito Angelo Ceglie.

Negli ultimi anni la necessità di ristrutturare l’immobile, di proprietà della fondazione Ugo e Marisa Bellisario, ha reso necessaria la chiusura per ben tre anni. Le difficoltà economiche, progettuali e di esecuzione dei lavori hanno prolungato la chiusura oltre il previsto. Nonostante i numerosi intoppi, grazie alla tenacia di tutti coloro che hanno collaborato e sostenuto economicamente il progetto di ristrutturazione ed in particolare dell’attuale presidente dell’ABC Giancarlo Castellano con i dirigenti e collaboratori dell’AGIS, dell’Assessore al Mediterraneo Cultura e Turismo della Regione Puglia, Silvia Godelli con i dirigenti della AFC ed infine con il contributo diretto dell’Agis e della stessa fondazione Bellisario,  è stato possibile ultimare i lavori e restituire la sala al pubblico.

 Oltre alla programmazione d’essai ed alla attività pionieristica con le scuole, grazie al supporto di Agiscuola, numerose le retrospettive d’autore ospitate in questo luogo di appena 100 posti e affettuosamente considerato da tutti “vintage”.  Tra le tante retrospettive ricordo la prima che da studentessa ho avuto modo di seguire:  Film stage con ospite Theo Angheloupulos. Non dimenticherò mai l’esperienza, anche piuttosto provante, di seguire  appena ventenne un film della durata di quattro ore “O Thiassos”.  Ricordo ancora la retrospettiva su Bunuel, “La cineteca di Babele”, “Oltre la linea di fuoco” e tante altre ancora che a citarle tutte si farebbe comunque torto a qualcuno. Oggi, memore della sua vocazione sociale, continua la tradizione innovandosi con retrospettive quali i film in lingua di “English version”, la retrospettiva dei film giapponesi dello storico Studio Ghibli, i film della cineteca lucana, Be-movie e molte altre ancora.

Numerosi gli attori, i registi e produttori ospitati, ma un ricordo particolare lo preservo per Domenico Procacci, Oscar Iarussi e Maurizio Sciarra che ho avuto modo di conoscere in occasione della proiezione di uno dei primi film realizzati dal produttore barese  “La stanza dello scirocco”.  Una presenza più recente e significativa è sicuramente  stata quella di John Turturro grazie alla collaborazione con Circuito D’autore.

Gli anni sono passati tra mille soddisfazioni, ma anche numerose difficoltà e non posso non sottolineare un momento particolarmente complesso nel 2007 che coincise con la chiusura di quello che voglio ricordare non è un semplice cinema. Difatti la  sala ha convissuto per anni con un appartamento  adiacente, attualmente chiuso per mancanza di fondi sufficienti per ripristinarlo, che per trent’anni ha ospitato una vera e propria cineteca, nastroteca, manifestoteca,  biblioteca, emeroteca ed infine una raccolta di  Cinegiornali dal 1975 al 1983.

Ora la sala come è noto nel 2010 è stata riaperta, ma non è cosi per il Centro il cui materiale attualmente è ospitato altrove grazie alla solidarietà degli esercenti baresi. Purtroppo non è consultabile, ma non posso non ricordare che in passato il Centro di cultura Cinematografica è stato aperto a numerosi studenti universitari, me compresa, che si accingevano a scrivere le loro tesi di laurea.

Vorrei fare un ultimo passo indietro in questa storia perché credo che un momento importante anche per l’ABC, e questa volta in positivo, sia coinciso con la promulgazione della Legge Regionale per lo spettacolo n. 06/04, in quanto nel 2004 l’importanza dell’attività dell’ABC e del suo Centro è stata finalmente riconosciuta per legge.   Difatti l’art. 8 ha previsto tra i compiti della Apulia Film Commission anche quello di “incentivare la fruizione del materiale audiovisivo e filmico del Centro di Cultura Cinematografica ABC”. Questa previsione è stata confermata nel 2007 dallo statuto della AFC che in virtù di questa definizione ha potuto dare un sostanziale apporto alla riapertura della sala dopo sei anni dalla legge grazie all’utilizzo dei fondi europei PO FESR 2007-2013 Asse IV.

E sempre grazie all’utilizzo dei fondi europei da parte della Regione Puglia  e ad un nuovo investimento impegnativo di questa piccola monosala gestita dall’Agis, sarà possibile raccogliere la sfida dei giorni d’oggi della digitalizzazione della sala per consentirne l’apertura in orari diversi da quelli tradizionali grazie alla multiprogrammazione di contenuti filmici  diversi nell’arco stesso della giornata.

 Ma non c’è dubbio che un’altra sfida impegnativa  resta,  oltre a quella di preservare una gestione sempre alla ricerca dell’equilibrio tra innovazione e tradizione, la riapertura del Centro con il ripristino del materiale in buono stato e la restituzione della fruizione al pubblico attraverso metodi di consultazione al passo con la globalizzazione.

Francesca Rossini

Statuto Centro di Cultura Cinematografica Cinema Abc