Normativa di riferimento: Decreto 22 settembre 2000 n. 310 “Regolamento relativo alla definizione delle condizioni e dei criteri per la concessione di un credito d’imposta per gli esercenti le sale cinematografiche da adottarsi ai sensi dell’articolo 20, del decreto n. 60 del 1999”. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 ottobre 2000 n. 254. Entrato in vigore dal 1 gennaio 2000

Il credito d’imposta deve essere calcolato sull’ammontare dei corrispettivi al netto dell’IVA derivanti dai titoli di accesso.

Una volta quantificato l’ammontare complessivo del credito spettante l’esercente potrà:
– detrarre l’ammontare del credito spettante dal proprio debito IVA del mese (o del trimestre);
e/o
– compensare l’ammontare del credito spettante con le diverse somme che, nel mese, lo stesso dovrà versare tramite il Mod. F 24. A tal fine, il contribuente dovrà utilizzare il codice-tributo 6604 da riportare nella colonna “importi a credito compensati” del Mod. F 24. Il periodo di riferimento da indicare sullo stesso modello deve essere l’anno in cui si effettua la compensazione del credito.

I crediti d’imposta potranno essere recuperati dai contribuenti quantomeno nell’ambito del quinquiennio successivo.

Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito imponibile ai fini dell’IRPEF.

Si suggerisce di annotare a quali film si riferisce il credito d’imposta recuperato nel periodo, specificando i seguenti dati: titolo, nazionalità, periodo programmazione, tipologia del credito d’imposta e relativa percentuale, ammontare del credito.

Dalla data di entrata in vigore del D.lgs. Urbani del 22 gennaio 2004 n.28 (pubblicato sulla G.U. n. 29 del 5 febbraio 2004) i crediti di imposta per i film di nazionalità italiana ed europea possono essere recuperati contestualmente all’uscita del film. Infatti in assenza del certificato d’origine, fa fede la nazionalità indicata nel nulla osta di programmazione al pubblico (art.5 comma 7).

ATTENZIONE: Riduzione del 15 per cento dei crediti d’imposta per la programmazione di film – DPCM 20 febbraio 2014
Circolare Anec del 27 marzo 2014
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri_20 febbraio 2014

Elenco paesi membri dell’Unione Europea:
Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria