ROMA – 12 DICEMBRE 2014 – di Marta Proietti “Opportunità europee per le imprese di spettacolo”è il titolo del seminario che si è svolto il 10 dicembre a Roma, promosso dall’Agis e organizzato con l’attiva partecipazione della presidenza di Italiafestival e di Franco Oss Noser, presidente Conferenza Unioni Territoriali dell’Agis.

I lavori sono stati aperti dai saluti di Francesco Punzi, presidente di Federmusica, che ha sottolineato la grande opportunità rappresentata dai fondi europei e l’importanza di iniziative come questo seminario che offrono gli strumenti per conoscere e riuscire ad accedere alle risorse messe a disposizione dell’Europa. Ad aprire gli interventi è stato Marco Marinuzzi, esperto di fondi europei per la cultura, che ha presentato una panoramica sugli strumenti con cui l’Europa finanzia la cultura e la creatività. Marinuzzi ha esaminato i fondi europei a gestione diretta e decentrata: nel primo caso si è soffermato sul programma Europa Creativa 2014-2020 e sui sottoprogrammi Cultura e Media, sottolineando inoltre che sono diversi i programmi europei che, pur non occupandosi nello specifico di cultura, possono comunque interessare il settore, come nel caso del programma Cosme dedicato alle piccole e medie imprese. Sul fronte dei fondi decentrati, ha preso in considerazione in particolare i programmi operativi regionali (POR) finanziati attraverso il fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e il fondo sociale europeo (FSE). Dal punto di vista operativo, Marinuzzi ha suggerito, una volta individuato il progetto da presentare, di prendere contatto diretto con chi gestisce i diversi programmi e, in particolare, per Europa Creativa con gli uffici appositi che si trovano anche in Italia. All’intervento di Marinuzzi è seguita una sessione dedicata all’associazionismo europeo di settore, moderato dal componente dell’ufficio di presidenza Agis, Domenico Dinoia.

I relatori hanno raccontato gli obiettivi e le strategie delle rispettive associazioni. Sono intervenuti Mario Mazzetti, vicepresidente UNIC, Union Internationale des Cinémas, che rappresenta gli esercenti cinematografici europei, Luigi Grispello, presidente di Media Salles che ha come membri associazioni di esercenti cinematografici a livello nazionale e internazionale e che si occupa di promozione, informazione e formazione, Andrea Occhipinti, componente del comitato di Europa Cinemas, il primo network di sale cinematografiche che programmano maggioritariamente opere europee, Francesco Maria Perrotta, presidente di Italiafestival intervenuto su EFA, European Festival Association, di cui Italiafestival fa parte, Cristina Loglio, responsabile tematiche europee per l’Agis, che ha parlato di Pearle, Performing Arts Employers Associations League Europe, che riunisce diverse associazioni che si occupano di spettacolo e di cui fa parte anche l’Agis, e lo stesso Domenico Dinoia, vicepresidente della CICAE, confederazione internazionale dei Cinema d’Arte e d’Essai. Si è poi tornati a parlare di fondi europei nella sessione moderata da Franco Oss Noser. Maria Rosa Basile del Dipartimento Politiche per lo Sviluppo e la Coesione Economica ha esaminato in particolare l’accordo di partenariato UE-Italia, il documento che definisce a livello nazionale strategie, risultati e azioni in relazione ai fondi strutturali e di investimento europei assegnati all’Italia per la programmazione 2014-2020, e ha dedicato un focus al programma operativo nazionale (PON) “Cultura e Sviluppo” che interviene nelle regioni meno sviluppate, affiancando l’intervento dei POR.

Sono poi intervenute Maria Teresa De Gregorio, direttore della Sezione Attività Culturali e Spettacolo della Regione Veneto, e Simona Teoldi del Servizio Beni e Attività Culturali della Regione Marche che hanno spiegato come le due regioni utilizzano i fondi dei rispettivi programmi operativi per sostenere la crescita e lo sviluppo del settore culturale e dello spettacolo. Oss Noser ha sottolineato l’importanza di aprirsi all’Europa e di non rimanere ancorati, dal punto di vista delle risorse, al Fondo unico dello spettacolo, ma di guardare anche ai fondi messi a disposizione dall’Unione Europea. Un’attenzione particolare è stata dedicata al legame tra turismo e spettacolo con gli interventi diOnofrio Cutaia, da giugno scorso direttore generale Turismo del MiBACT, e Perrotta, presidente di Italiafestival. Quest’ultimo ha sottolineato il ruolo che lo spettacolo ha e potrà avere sempre più nella promozione del nostro Paese, facendo l’esempio dei festival, in grado di valorizzare anche i piccoli centri cittadini non solo dal punto di vista culturale, ma anche turistico. Il presidente di Italiafestival ha inoltre rilevato l’importanza del tavolo permanente tra MiBACT e Anci, sulle politiche di promozione della cultura e di rilancio del turismo, al quale sarebbe importante partecipasse anche lo spettacolo attraverso l’Agis. Nel suo intervento Cutaia ha evidenziato l’importanza del recente inserimento del turismo nella sfera del MiBACT e di quanto lavoro ci sia da fare, in particolare sul fronte della promozione internazionale del nostro Paese. Per quanto riguarda lo spettacolo, Cutaia si è detto convinto dell’importanza del settore anche ai fini turistici e ha espresso la sua disponibilità a lavorare insieme per studiare le azioni da promuovere.

L’ultima sessione del seminario è stata dedicata ai casi di successo con gli interventi di diversi operatori, moderati dai segretari dell’Agis Tre Venezie, Marco Sartore, e dell’Agis Lazio, Massimo Arcangeli. Ad aprire gli interventi Stefania Coni della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino che ha sottolineato il ruolo delle fondazioni bancarie per le attività culturali. Coni ha ricordato che nel 2013 le 88 fondazioni bancarie presenti in Italia hanno investito 270 milioni di euro in arte e cultura. La Fondazione Cassa di Risparmio di Torino interviene in particolare nel settore dello spettacolo con due bandi: Note e Sipari per le attività dal vivo e Lumière per il cinema. Coni ha affermato che nel tempo i loro bandi si sono sempre più arricchiti di elementi tipici dei bandi europei, come la capacità di fare rete, la transettorialità e l’importanza del cofinanziamento, e come la fondazione abbia iniziato anche a supportare, con le proprie competenze, le organizzazioni territoriali nel partecipare ai progetti europei. Tra gli operatori, è intervenuto Lanfranco Li Cauli, direttore comunicazione e marketing del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, realtà impegnata fin dal 1948 sia nel portare i propri spettacoli all’estero, sia nell’ospitare produzioni di altri Paesi. Li Cauli ha raccontato anche l’esperienza dell’UTE, Unione dei Teatri d’Europa, fondata nel 1990 da Giorgio Strehler e Jack Lang con l’obiettivo di favorire lo scambio culturale attraverso una rete di teatri che si trovano in diversi paesi europei. Della loro esperienza con i bandi europei hanno parlato i direttori Angelo Signorelli, del Bergamo Film Meeting, Rosa Scapin, del Bassano Opera Festival, e Gennaro Carrieri della Fondazione Paolo Grassi. In particolare Signorelli ha sottolineato come negli ultimi anni abbiano investito sulla formazione di giovani professionalità specializzate anche nella partecipazioni ai bandi europei. Anche al Bassano Opera Festival, vincitore negli ultimi anni di dieci progetti europei, hanno puntato sull’autoformazione, senza ricorrere a professionalità esterne: Scapin ha invitato chi non lo avesse ancora fatto a provare a partecipare a un bando perché, anche se non lo si vince subito, si riceve un report che spiega punto per punto perché non si è vinto, così da comprendere come perfezionare le domande. Carrieri ha raccontato l’esperienza con il progetto Emerging Classical Talent in The EU che ha coinvolto non solo l’Italia, con il Festival della Valle d’Itria, ma anche realtà musicali della Svezia, dell’Estonia e della gran Bretagna.

Nella parte conclusiva del seminario Cristina Loglio ha ricordato alcuni numeri: per la cooperazione di piccola scala (con un tetto di finanziamento di 200 mila euro) quest’anno sono stati presentati 337 progetti, mentre l’anno scorso erano 100, e ne sono stati selezionati 43, pari al 13%. L’Italia ne ha presentati 62 e ne ha vinti 6 ed è il primo paese per vincite insieme alla Francia. Per quanto riguarda invece la larga scala (con un tetto di 2 milioni di euro) le domande sono state 74 e ne sono state selezionate 21, pari al 28%. L’Italia ne ha presentate 13, vincendone 3, superata soltanto dalla Francia con quattro progetti vincitori. Lorenzo Pestellini, segretario generale dell’Agis, a conclusione ha sottolineato la volontà da parte dell’Associazione di offrire occasioni di studio per i soci, come nel caso di questo seminario, ma anche del precedente sul Lavoro e della giornata informativa sul nuovo decreto ministeriale per lo spettacolo dal vivo. La volontà dell’Agis è anche quella di dare continuità a iniziative di questo tipo con azioni operative, come è accaduto nel caso dell’istituzione dell’help desk sul decreto ministeriale, attivo dal primo dicembre (vedi altra notizia). L’auspicio, ha concluso Pestellini, è che giornate come quella di oggi possano offrire spunti e idee, ma anche l’opportunità di un confronto con coloro che sono intervenuti al seminario condividendo le proprie competenze. I materiali e le presentazioni messi a disposizione dai relatori sono disponibili sul sito www.agisweb.it. Il seminario, che si è svolto nella sede della Presidenza Nazionale dell’Agis, è stato trasmesso in videoconferenza con le sedi regionali Agis di Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Liguria, Puglia e Basilicata, Umbria, Lombardia, Veneto.