L’Agenzia esecutiva EACEA ha pubblicato il nuovo bando annuale di Europa Creativa per progetti di cooperazione europea, che quest’anno mette a disposizione oltre 44 milioni di euro per finanziare progetti nei settori della cultura e creatività. Le candidature possono essere presentate fino all’11 dicembre 2018.

Come di consueto, il bando finanzierà 2 categorie di progetti transnazionali: i progetti di cooperazione di piccola scala, che richiedono il coinvolgimento di almeno 3 partner di diversi Paesi e i progetti di larga scala, che devono coinvolgere invece almeno 6 partner di diversi Paesi.
I progetti di piccola scala potranno essere cofinaziati dall’UE fino al 60% dei loro costi totali ammissibili per un massimo di 200.000 euro, mentre quelli di larga scala fino al 50% per un massimo di 2 milioni di euro.

I progetti da finanziare dovranno focalizzarsi su priorità definite. Oltre a quelle già note – mobilità transnazionale di opere, artisti e operatori culturali, audience development, capacity building degli operatori culturali – si aggiungono, con la call di quest’anno, due ulteriori priorità: l’integrazione dei migranti e dei rifugiati e il retaggio dell’Anno europeo del patrimonio culturale.

Da considerare anche che circa il 40% delle risorse complessive stanziate per il bando (vale a dire 17,8 milioni di euro) sono destinate a finanziare progetti di piccola scala e circa il 25% di questo budget dedicato andrà a progetti che sono in linea con la nuova priorità D delle linee guida, ovvero l’integrazione dei migranti e dei rifugiati.

Si anticipa inoltre che, con l’apertura della call, il Creative Europe Desk Italia – Ufficio Cultura sta organizzando a Roma “NO PARTNER, NO PARTY Vol. 5”, l’Infoday nazionale espressamente dedicato al bando annuale di Europa creativa per progetti di cooperazione culturale europea. L’appuntamento per questa quinta edizione dell’Infoday è per l’8 novembre 2018. Tutti i dettagli e le modalità di iscrizione saranno disponibili a breve sul sito del Creative Europe Desk.

zioni

Priorità
Sostegno a progetti mirati alle seguenti priorità:
A) Promuovere la mobilità transnazionale di artisti e professionisti e la circolazione delle opere culturali e creative, al fine di migliorare la capacità di cooperare a livello internazionale e di internazionalizzare le carriere, nonché favorire gli scambi culturali, il dialogo interculturale, la comprensione della diversità culturale e l’inclusione sociale. I progetti orientati a questa priorità devono concepire e sviluppare una effettiva strategia di mobilità transnazionale.
B) Rafforzare l’Audience Development come strumento per stimolare l’interesse delle persone nei confronti delle opere e del patrimonio culturale europei e migliorare l’accesso ad essi. L’AD punta ad avvicinare le persone e la cultura, richiede di impegnarsi in modi nuovi e innovativi con il pubblico, sia per diversificare o costruire un nuovo pubblico, raggiungendo anche gruppi sottorappresentati, sia per migliorare l’esperienza del pubblico esistente e approfondire il rapporto con esso. Una strategia di AD può essere quindi rivolta all’ampliamento, alla diversificazione del pubblico o all’intensificazione della relazione col pubblico fidelizzato/esistente (o a una combinazione di questi aspetti).
C) Capacity building, ovvero aiutare gli operatori culturali ad acquisire nuove abilità e a internazionalizzare le loro carriere, generando nuove opportunità professionali e creando le condizioni per una maggiore circolazione delle opere culturali e creative e per il networking internazionale. Questa priorità è declinata in tre aspetti:
1) digitalizzazione;
2) creazione di nuovi modelli di business culturale;
3) istruzione e formazione (ampliamento di competenze e abilità).
D) Contribuire all’integrazione di migranti e rifugiati nelle società europee, migliorando la comprensione reciproca e promuovendo il dialogo interculturale, la tolleranza e il rispetto per le altre culture.
E) Retaggio dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, ovvero promuovere il patrimonio culturale come fonte di ispirazione per la creazione contemporanea e l’innovazione e per rafforzare il senso di appartenenza a uno spazio comune europeo.

I progetti dovranno comprendere una strategia motivata e una descrizione dettagliata di come intendono implementare una o più di queste priorità. I progetti potranno riguardare fino a un massimo di tre priorità fra A, B, C1, C2, C3, D, E.

Tipologia di progetti finanziabili
1. Progetti di cooperazione di piccola scala
Progetti che coinvolgono almeno 3 partner (il capofila di progetto + almeno 2 partner) stabiliti in 3 diversi Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura. Il capofila di progetto o uno dei partner devono essere stabiliti in uno dei seguenti Paesi ammissibili: Stati UE, Paesi EFTA/SEE.

2. Progetti di cooperazione di larga scala
Progetti che coinvolgono almeno 6 partner (il capofila di progetto + almeno 5 partner) stabiliti in 6 diversi Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura. Il capofila di progetto o uno dei partner devono essere stabiliti in uno dei seguenti Paesi ammissibili: Stati UE, Paesi EFTA/SEE.

Le attività progettuali devono riguardare i settori culturali e creativi e contribuire al conseguimento delle priorità indicate. Non sono ammissibili attività afferenti esclusivamente al settore audiovisivo; tuttavia iniziative in questo settore possono essere ammesse qualora siano elementi accessori di attività riguardanti settori culturali e creativi diversi dall’audiovisivo.

Le attività potranno consistere in (elenco esemplificativo):
– scambi di operatori culturali finalizzati al rafforzamento delle capacità (capacity building), per consentire agli operatori culturali di acquisire le competenze e il know-how necessari per adattarsi ai cambiamenti (passaggio al digitale, nuovi modelli di business e di gestione, nuovi approcci di Audience Development ..). Ciò può includere moduli di formazione, workshop, preparazione di materiali, siti web dedicati, ecc;
– scambi transnazionali di operatori culturali, incluso soggiorni e residenze artistiche, finalizzati a favorire lo sviluppo delle carriere di artisti e professionisti. Gli scambi possono comprendere la creazione artistica, tra cui co-creazioni e co-produzioni che vengono poi esposte o rappresentate nei diversi Paesi coinvolti. Possibilmente gli scambi dovrebbero prevedere anche attività di formazione e a sostegno dell’Audience Development e dell’interazione con le comunità locali, incluso quelle per raggiungere gruppi sottorappresentati come i rifugiati;
– co-produzioni tra organizzazioni culturali di diversi Paesi, comprese attività di promozione e di Audience Development. Le attività dovrebbero favorire lo sviluppo delle carriere degli artisti/professionisti culturali, aiutare gli artisti e le opere a raggiungere un pubblico più vasto, sia in che al di fuori dell’Europa, e prolungare l’esistenza delle produzioni e delle organizzazioni per sviluppare una cooperazione sostenibile con nuovi partner in altri Paesi, nonché nuove opportunità professionali;
 scambi transnazionali di artefatti con particolare dimensione europea: gli scambi possono favorire la circolazione di opere nuove ed esistenti, per esempio attraverso mostre ospitate nei diversi Paesi partner o prestiti di opere tra musei di diversi Paesi, con particolare attenzione ad accrescere e allargare il pubblico per queste opere e a prolungare l’esistenza delle mostre;
– attività culturali che contribuiscono all’integrazione dei rifugiati arrivati in Europa, dando la possibilità a cittadini e rifugiati di lavorare insieme, scoprire e capire i reciproci valori e culture, anche in collaborazione con strutture sociali che già lavorano con i rifugiati. I progetti possono promuovere creazioni e spettacoli congiunti, per esempio di teatro, musica, audiovisivi e spettacoli di strada. I progetti dovrebbero favorire l’individuazione di specifiche capacità artistiche dei rifugiati, utilizzare i loro talenti, o migliorare le loro capacità per una migliore integrazione nella vita sociale e nel mercato del lavoro.
– cooperazione tra diversi tipi di organizzazioni dei beni culturali (musei, biblioteche, archivi cinematografici, siti del patrimonio, organizzazioni della società civile ecc.), organizzazioni culturali e/o altri stakeholder del patrimonio culturale per lo sviluppo di azioni volte a promuovere lo scambio di buone pratiche sulla cooperazione in un contesto di sperimentazione creativa e dialogo tra il settore del patrimonio culturale e altri settori creativi; a incoraggiare il riutilizzo innovativo del patrimonio culturale; a promuovere e rafforzare l’uso della cultura e la creatività per preservare, presentare e interpretare meglio il patrimonio culturale, sfruttando il potenziale delle industrie creative per migliorare l’offerta di servizi culturali attraverso nuovi servizi a più alto valore aggiunto;
– Attività culturali e/o mostre e/o spettacoli itineranti in diverse regioni e Paesi europei, incentrate sull’esplorazione, la documentazione, la diffusione e la promozione degli aspetti sottorappresentati del patrimonio culturale europeo.

Il progetto proposto deve essere basato su un accordo di cooperazione siglato tra il capofila e i partner.

Per entrambe le tipologie di progetti la durata massima deve essere di 48 mesicon inizio tra il 1° settembre e il 15 dicembre 2019.

Beneficiari

Operatori (pubblici e privati) attivi nei settori culturali e creativi che siano legalmente costituiti in uno dei Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura.

Il capofila di progetto deve dimostrare di essere legalmente costituito come persona giuridica da almeno 2 anni alla data di scadenza del bando.

Paesi ammissibili (per i Paesi non-UE l’elenco è aggiornato al 27/08/2018): 28 Paesi UE, i Paesi EFTA/SEE (solo Islanda e Norvegia), i Paesi candidati effettivi e potenziali (solo AlbaniaBosnia-Erzegovinaex Repubblica jugoslava di MacedoniaMontenegroSerbia), Paesi PEV (solo GeorgiaMoldovaUcrainaTunisia, Armenia).

Entità Contributo

– Progetti di cooperazione di piccola scala: contributo UE fino al 60% dei costi totali ammissibili del progetto per un massimo di 200.000 euro.

– Progetti di cooperazione di larga scala: contributo UE fino al 50% dei costi totali ammissibili del progetto per un massimo di 2.000.000 euro.

Modalità e procedura

E’ possibile presentare una sola candidatura per una sola tipologia di progetti (piccola o larga scala). Un ente che partecipa al bando come capofila di progetto può, però, partecipare in qualità di partner a qualsiasi progetto capofilato da altri organismi (cioè può essere partner in più progetti).
Il capofila di un progetto di larga scala in corso che intende presentare candidature su questo bando per un nuovo progetto di larga scala, deve assicurarsi che, nel caso il progetto venga selezionato per il finanziamento, non vi sia sovrapposizione tra il periodo di eligibilità dei costi dei 2 progetti (cioè si chiede che il progetto in corso sia terminato per l’inizio del nuovo progetto che si vuole candidare).

Per la presentazione dei progetti è necessario registrarsi al Portale dei partecipanti al fine di ottenere un Participant Identification Code (PIC). La registrazione è richiesta per tutti i soggetti coinvolti nel progetto (capofila e partner di progetto). Il PIC sarà richiesto per generare l`eForm (formulario elettronico) e presentare la candidatura online.

In allegato il testo del bando e le relative Guidelines. Ulteriore documentazione necessaria per partecipare è reperibile alla pagina web dell’Agenzia esecutiva EACEA indicata a fondo scheda.

Scadenza

11/12/2018ore 12 (ora di Bruxelles)

Referente

Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA)

Risorse finanziarie disponibili

€ 44.659.800, di cui € 17.800.000 per i progetti di piccola scala. Il 25% delle risorse dedicate ai progetti di piccola scala è destinato a progetti focalizzati sulla priorità D (integrazione di migranti e rifugiati)

Aree Geografiche

UE 28 – Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.

Paesi specifici/Regioni specifiche – Come specificato nella scheda

Indirizzi Utili

Referente: Agenzia esecutiva EACEA
Sito Web 
Referente: Creative Europe Desk Italia – Ufficio Cultura
Sito Web 

Formulari e Documenti