Il festival parte dall’idea di promuovere la musica afroamericana in Italia, un territorio in cui questo universo è conosciuto solo sino a un certo punto. Sull’onda dei consensi ottenuti dal libro BAM, il jazz oggi a New York, (Nicola Gaeta, Ed. Caratteri Mobili), un reportage narrativo sulla scena dell’idioma afroamericano nella Big Apple, all’inizio del nuovo millennio, ci si è resi conto che in Italia la Black American Music è circondata da un’aura di mistero.

C’è ancora chi la considera una costola della musica per dancefloor (r&n, house, disco et similia) ignorando totalmente che nel mondo degli afroamericani esiste un solo universo in cui può convergere di tutto purchè vengano rispettate alcune caratteristiche tipiche: lo swing, un accento, un’intensità ritmica, il groove, un mood, un feeling tipicamente nero, intraducibile in italiano, il blues e la sua diretta conseguenza, il soul. Ora queste caratteristiche possono esistere in qualsiasi declinazione, dalla musica per big band ai piccoli combo fino agli esperimenti di musica elettronica; se esistono si parla di Black American Music, altrimenti si parla di altro.

Nessun pregiudizio di tipo razziale, piuttosto una questione di tipo estetico: tutti possono suonare questa musica purché siano capaci di rispettarne le sue peculiarità.

L’intento del nostro festival è quello di promuovere la Black American Music proponendo un piccolo cartellone di nomi in grado di fare assaporare le sue spezie partendo da una programmazione confinante con quella musica che gli intellettuali neri oggi chiamano musica classica afro-americana. Col passare del tempo i suoi confini si allargheranno sempre più sino a coinvolgere musicisti soul, hip-hop e chi più ne ha più ne metta.

Direzione artistica: Nicola Gaeta e Fabio Morgera

www.bamfestival.it/eventi