Al via il nuovo credito d’imposta per le imprese cinematografiche. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 69 del 24 marzo 2015 è stato infatti pubblicato il D.M. 12 febbraio 2015 del Ministero dei Beni culturali che, di concerto con il MEF, disciplina le modalità operative dell’agevolazione prevista dall’art. 6, comma 2-bis del D.L. n. 83/2014 (c.d. decreto Cultura).

La norma, si ricorda, riconosce per il 2015 e il 2016 nei confronti delle piccole e medie imprese dell’esercizio cinematografico iscritte negli elenchi di cui all’art. 3, D.Lgs. n. 28/2004, un credito d’imposta in relazione ai costi sostenuti per gli interventi di ripristino, restauro e adeguamento strutturale e tecnologico delle sale cinematografiche esistenti alla data del 1° gennaio 1980.
Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 30% delle spese sostenute per i suddetti interventi ed è utilizzabile, nel limite massimo di 100.000 euro, in tre quote annuali di pari importo. L’agevolazione è riconosciuta a ciascuna impresa nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste per gli aiuti “de minimis”.
L’effettività del sostenimento delle spese deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal presidente del collegio sindacale, da un revisore legale o da un professionista iscritto nell’albo dei dottori commercialisti, dei periti commerciali, dei consulenti del lavoro, ovvero dal responsabile di un centro di assistenza fiscale.

Istanza da presentare in via telematica

Entro il termine di 90 giorni dalla fine dei lavori o dall’acquisto dei beni, le imprese interessate devono presentare al Ministero dei beni culturali un’apposita domanda per il riconoscimento del credito, secondo modalità telematiche in corso di definizione.
L’istanza, sottoscritta dal legale rappresentante, dovrà specificare:
– la tipologia degli interventi eleggibili e il relativo costo;
– l’attestazione di effettività delle spese sostenute;
– l’ammontare del credito d’imposta spettante.