Il Governo e il Consiglio regionale intervengano affinché le imprese teatrali e dello spettacolo dal vivo pugliesi possano essere riammesse alla contribuzione FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) per il triennio 2015/2017”. E’ quanto ha affermato Carmelo Grassi, Presidente dell’Agis di Puglia e Basilicata, intervenuto alla VI Commissione Cultura del Consiglio Regionale Pugliese per far rivalutare l’ingiusta decisione presa dalla Commissione ministeriale lo scorso 22 luglio. “Senza tale sostegno”, ha sottolineato Francesca Rossini, direttore dell’Agis, presente all’audizione, “sarà difficile se non impossibile per tali realtà restare in vita, con grave perdita per il nostro territorio in termini di impresa e occupazione, di perdita di pubblico  di riferimento e ovviamente del valore artistico espresso”. All’audizione è intervenuto anche l’Assessore alla Cultura, Giovanni Liviano, che ha condiviso pienamente la posizione dell’Associazione, assicurando il suo contributo anche in sede di Conferenza delle Regioni.

L’argomento trattato dalla VI Commissione consiliare presieduta da Alfonso Pisicchio, che ha colto prontamente la richiesta dell’audizione da parte dell’Agis, riguarda in particolare alcune imprese teatrali pugliesi consolidate e che avevano rapporti storici con il Dicastero. Si tratta delle Compagnie “Tiberio Fiorilli” di Bari, “Bottega degli Apocrifi” di Manfredonia, “Astragali” di Lecce e “Terrammare” di Nardò. A ciò si aggiunge il dato secondo cui a fronte di due compagnie teatrali che hanno inviato richiesta di contributi in “prima istanza” e hanno ottenuto il sostegno, ben sette sono state scartate, sebbene siano qualitativamente altrettanto valide e riconosciute sul territorio.

Nel settore della musica, inoltre si segnalano cancellazioni di organismi storici ed in particolare la cancellazione del sostegno alla Provincia di Lecce ovvero al Teatro di Tradizione Politeama Greco dopo oltre 40 anni di stagioni liriche e teatrali di successo e la sospensione del sostegno alla fondazione ICO Tito Schipa di Lecce, ovvero all’orchestra della provincia, per un totale di 900.000 euro perse in un sol colpo su di un unico territorio.

L’istanza è stata sollevata dall’Agis d’intesa con gli operatori del settore, che hanno deciso di procedere in tutte le sedi competenti per rivendicare la mancata assegnazione dei contributi FUS e far riaprire i termini di assegnazione delle risorse.

Pertanto a prescindere dai ricorsi amministrativi che le singole imprese teatrali vorranno avviare, per l’Agis sono indispensabili azioni politiche per invertire questa rotta e chiedere il ripristino dei sostegni ministeriali venuti meno nell’ambito di un percorso di rivalutazione delle istanze stesse. In particolare l’Associazione chiede l’intervento del rappresentante della Regione Puglia nella Conferenza Unificata delle Regioni, affinché si faccia portavoce di tali richieste. Anche i consiglieri Di Bari e Bozzetti (M5S), Blasi e Pentassuglia (Pd) e Ventola (Oltre con Fitto) hanno raccolto il grido d’allarme delle imprese teatrali estromesse auspicando che la situazione venga ripristinata quanto prima e si scongiuri la perdita dei posti di lavoro in un settore già duramente colpito dalla crisi economica. In proposito  la Commissione, su proposta del consigliere Donato Pentassuglia (Pd) ha deciso di inserire un ordine del giorno da approvare con urgenza nella prossima seduta consiliare.

“Sono soddisfatto e ringrazio la Commissione consiliare per questo primo risultato raggiunto”, ha affermato Grassi, “e mi auguro che attenzione e sostegno vi sia a tutti i livelli politici affinché venga salvaguardato un patrimonio storico e culturale che appartiene a tutta la comunità”.